Ciao e benvenuto in questo nuovo articolo, oggi parleremo di una situazione in cui tutti noi ci siamo ritrovati almeno una volta durante la nostra carriera universitaria: accettare o rifiutare un 18?
Decisione davvero difficile perché da un lato accettare quel 18 rappresenta l’essersi tolto un gran peso, una materia in meno; dall’altro significa non essere soddisfatti a pieno e magari l’aver influenzato negativamente la propria media.
Tuttavia, ci sono delle situazioni in cui un 18 non può essere davvero rifiutato.
Vediamo insieme secondo quali criteri dovresti accettare o rifiutare un 18.
1. PRIMA MATERIA
Quando si inizia per la prima volta un qualsiasi corso universitario, abituarsi ai ritmi di studio non è un’operazione semplice.
E di conseguenza negli esami delle materie che dai per prime potresti non avere voti altissimi.
Invece, via via che acquisisci un metodo di studio, riesci a ottenere voti più alti.
A quanti di voi è capitato di avere via via voti crescenti?
Alla maggior parte! Di conseguenza, è possibile che nella prima materia tu non abbia un voto alto perché è la prima, ovvero perché non hai ancora acquisito un metodo di studio, perché non sai che tipo di preparazione devi avere, oppure ancora perché non sai come si svolge un esame.
Dunque, potrebbe capitarti benissimo di avere un 18 o comunque un voto medio-basso.
Che fare in questo caso?
Il nostro consiglio è quello di accettarlo proprio perché essendo la prima materia, sei giustificato dal fatto che non sai benissimo ancora “come funziona” .
Ma soprattutto essendo la prima materia, sarai in grado di recuperare brillantemente con le altre materie e questo voto basso non influenzerà poi cosi tanto la tua media.
2. MATERIA DIFFICILE: accettare o rifiutare un 18?
Qui ci ritroviamo in un altro caso in cui dovresti accettare un voto basso.
In ciascun corso di laurea, esistono quelle materie difficilissime sia da preparare che da superare.
A chiunque di noi è capitato di imbatterci in un vero e proprio “scoglio” insormontabile.
Studenti di economia, vi dice qualcosa diritto commerciale? Studenti di ingegneria, vi dice qualcosa Analisi?
È chiaro che esami di materie difficili come queste, di rado si superano al primo tentativo.
Quindi, se riesci a superarle, è bene accettare anche un voto basso.
3. PROFESSORE Pignolo: accettare o rifiutare un 18?
Un’altra cosa che è capitata a tutti noi, è quella di aver avuto un professore particolarmente autoritario, ma soprattutto esigente.
Magari, la materia che insegna non è particolarmente difficile, ma pretende cosi5tanto che promuove soltanto chi è preparato al massimo e comunque quando lo fa, dà voti bassissimi.
Anche in questo caso, visto che la promozione è davvero un miraggio, dovresti accettare qualsiasi voto.
4. Pochi CREDITI: accettare o rifiutare un 18?
Ciascuna materia ha un peso differente in termini di crediti.
Ci possono essere delle materie più importanti che corrispondono a 9 o 12 crediti e materie meno importanti che magari corrispondono a 3 crediti, ad esempio.
Intanto, la domanda che devi porti è la seguente:
Secondo il regolamento del mio Ateneo come si calcola il voto di laurea?
Vi possono essere due possibilità:
- media aritmetica che non prende in considerazione i crediti di ciascuna materia;
- media ponderata, calcolata considerando il peso dei crediti di ciascuna materia.
Se il tuo voto di laurea dipende da una media ponderata, nel caso di un voto basso in materie con pochi crediti, sei salvo: puoi accettare il voto basso, perché influenzerà davvero poco la tua media.
5. MATERIA IMPORTANTE: accettare o rifiutare un 18?
Un altro aspetto da valutare nell’accettare o rifiutare un 18 è l’importanza che ha quella materia per:
– Il tuo corso di laurea
In ciascun corso di laurea ci sono materie più importanti di altre perché magari rappresentano in pieno il corso di laurea.
In questo caso, accettare un 18, significherebbe giocarsi una carta importante: quella di poter richiedere la tesi proprio di quella materia.
– Le tue competenze
Avere un voto basso in una materia importante, significa solo una cosa: non aver studiato a fondo quella materia e ciò si traduce nel non aver appreso alcuni argomenti che possono rappresentare una buona base per i tuoi risvolti lavorativi futuri.
6. FATTORE TEMPO
Si sa, rifiutare un 18 significa andare incontro ad una perdita di tempo.
La domanda che devi porti è la seguente:
“Posso permettermelo?”
La risposta è parecchio semplice: se hai già dato tutte le materie che potevi dare, allora potresti anche decidere di rifiutarlo; se invece, sei indietro o peggio, sei fuori corso allora dovresti accettare.
7. PREMI E INCENTIVI
Prima abbiamo parlato di crediti.
Molti Atenei e forse anche il tuo, prevede alcuni premi al conseguimento di determinati risultati come ad esempio borse di studio, alloggio, …
Se i crediti della materia in cui hai preso un 18, sono determinanti per ottenere il premio, allora dovresti pensarci bene prima di rifiutare.
8. MOLTI ESAMI PER POCHI APPELLI
Spesse volte, capita che in un semestre ci siano troppe materie, come, ad esempio, 4 o 5 per pochi appelli, come, ad, esempio, 2 o 3.
Anche in questo caso bisogna considerare il cosiddetto costo opportunità e porsi la seguente domanda:
“Se decido di non accettare un voto e di presentarmi al prossimo appello, sono in grado di presentarmi anche all’altro esame che avevo preparato o che avevo in mente di preparare? Oppure devo rinunciarci?”
Insomma anche in questo caso, devi verificare a cosa vai incontro e se rifiutare un voto può incidere negativamente sulla preparazione degli altri esami e dunque causare ulteriori perdite di tempo.
9. CAMBI REPENTINI
E se quella materia in cui hai preso un voto basso subirà un cambio di programma o di professore?
Questa situazione si verifica principalmente quando ti presenti all’ultimo appello di una determinata materia.
In particolare, potrebbe capitare che dopo quell’ultimo appello cambi:
– Professore
Al peggio non c’è mai fine; quindi potrebbe capitare che al posto del già temuto professore che ti ha dato un misero 18, ne arrivi un altro ancora più esigente che potrebbe nemmeno farti superare l’esame.
– Programma di Studio
Ciò significa che, anziché studiare in maniera un po’ più approfondita argomenti già noti, devi ricominciare e studiare tutto daccapo.
10. È NECESSARIA PER PASSARE L’ANNO
La maggior parte degli Atenei, se non tutti, prevede che sia necessario un certo numero di crediti per passare all’anno successivo.
Dunque, potrebbe capitarti di avere un 18 in quella materia dell’ultima sessione che ti consente di superare l’anno.
Cosa fare?
Il consiglio è naturalmente quello di accettare perché rimarresti bloccato.
Infatti, così facendo perderesti la possibilità di seguire le materie dell’anno successivo e magari di tentarne qualcuna.
Quindi, accetta il voto basso se è determinante per passare l’anno.
Almeno ti potrai “rifare” l’anno prossimo, giusto?
Potresti poi esserti ritrovato in una situazione del tutto particolare: quel 18 lo hai preso in un compito scritto che rappresenta “metà materia”.
Devi, quindi, completare con una seconda parte d’esame scritta o orale.
In questo caso, ti invitiamo a pensarci bene se presentarti alla seconda parte d’esame o meno con questo primo 18, perché molti professori si potrebbero far influenzare negativamente e ciò potrebbe determinare anche la tua bocciatura.
Quindi, a meno che, dopo quel 18, ti sia preparato in maniera eccellente, forse è meglio che tu non ti presenta alla seconda parte d’esame.
E a Te Come è Andata? Hai Accettato o Rifiutato un 18? Parliamone nei commenti!
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Sono al primo anno, ho fatto il mio primo esame di matematica e ho preso 18, non sono mai stata brava in questa materia ma non so davvero cosa fare.. Influenzerà tanto la mia media?
Ciao Chiara e grazie per il tuo commento! Proprio perché è il tuo primo esame, un voto basso come 18, potrebbe non influenzare la media… Tra l’altro se per il tuo corso di laurea è una materia difficile e tu non sei molto “portata”, farai di certo bene ad accettare! In aggiunta, un voto basso al primo esame è di gran lunga accettabile visto che non conosci bene il meccanismo dello studio universitario e degli esami…
Considera che hai ancora tutti gli esami davanti… Certo dovrai impegnarti a prendere voti medio/alti, ma almeno un bel mattone l’hai tolto… In bocca al lupo e continua a seguirci!
Salve questa sessione sono riuscito a passare soltanto un esame con il voto che speravo un 26, ho preso due 18, di cui uno già l’ho rifiutato ed ho l’opportunità di ridarlo il 7 gennaio. Mi trovo di fronte ad un grossissimo dilemma. Il secondo 18, l’ho accettato in una materia abbastanza facile, dove il professore è un po’ fessacchiotto, e non avendo seguito mi sono trovato di fronte ad una materia che dal punto di vista del compito, conoscevo poco. Il problema ora è il seguente, mi trovo all’ultimo anno della triennale, e questo 18 mi preclude l’opportunità di laurearmi con 100. Non accettandolo però comprometterei anche la sessione di luglio e poi settembre (ottobre ho la laurea), in quanto non ho l’opportunità di ridarlo questo appello. Con l’esame che devo dare il 7, mi mancherebbero 4 esami alla laurea, il problema è che sono indeciso di questo 18 che ho accettato. L’esame è in corso di verbalizzazione e non so cosa fare. Stare sicuro di fare le cose per tempo e laurearsi con un 97, o rischiare il tutto per tutto rifiutando quest’esame e cercando questo benedetto 100? Sono di fronte ad un enorme dilemma.
Ciao Francesco e grazie per il tuo commento!
Hai detto bene, “rischi il tutto per tutto”. Nella vita, come nello studio, nel lavoro, bisogna fare sempre un’analisi costi-benefici.
Ha veramente così importanza questo 100 tale da compromettere la seduta di laurea? Vale la pena rifare un esame e posticipare la laurea?
E poi pensa… A cosa dovrebbero servirti questi 3 punti in più?
Tra l’altro se continuerai con la laurea magistrale, potrai rifarti tranquillamente… E ti posso assicurare che con un voto alto alla magistrale (dal 100 in su) nessuno farà caso al tuo 97 della triennale…
Spero di averti aiutato e fammi sapere cosa hai deciso di fare, a presto!
Dopo un’intera giornata ad aspettare il risultato dello scritto di analisi 1 eccomi col mio 17. Il voto aumenterà certamente con l’orale.. Ma il massimo a cui posso ambire è un voto attorno al 20. La cosa non mi dispiace più di tanto,il fatto è che allo scritto ho perso tempo su un esercizio che non sono neanche riuscita a svolgere. La rabbia è tanta, potevo sicuramente fare di meglio ne sono certa e magari arrivare a voti più alti come quei 27/28 dei miei colleghi che fino a qualche settimana fa chiedevano a me come risolvere degli esercizi… Che frustrazione.. Ho deciso di accettare, ma in questo mese di pausa penso di cominciare già a studiare per i prossimi esami, e avvantaggiarmi su tutti per partire con uno due o tre passi davanti agli altri, e prendere quei benedetti 30
Ciao Martina e grazie per aver condiviso con noi la tua esperienza…
Si può fare sempre meglio, ma a volte sono fattori esterni che ce lo impediscono (un esercizio che non ci era mai capitato, tempi troppo stretti, ansia). In ogni caso hai fatto bene ad accettare perché una materia come analisi 1 è parecchio difficile. Puoi rifarti nei prossimi esami proprio come hai detto tu.
Complimenti per come stai affondando questa esperienza un po’ negativa, ma che ti farà crescere e che ti porterà sempre più in alto.
Continua a seguirci, a presto!
Ho preso un 18 in diritto commerciale e un secondo 18 in questo semestre (2^ anno di economia aziendale) ho accettato entrambi a malincuore, anche se so che ho peggiorato di molto la mia media (da 27 che avevo ad inizio semestre). Non reputo che questi voti mi appartengano però li accetto perché sono due materie alquanto toste e pesanti.. voi cosa avreste fatto al posto mio?
Ciao Federico e grazie per averci scritto…
A me è capitato di essere stato al tuo posto e di aver accettato proprio perché si trattava di due materie difficili… L’importante è rifarsi sulle materie più semplici…
Ciao a tutti, sono al primo anno di ingegneria e mi trovo di fronte all’ultimo esame dell’anno. Fino ad ora ho avuto la media del 25.6, mi sono presentata all’ultimo esame mancante nella sessione estiva e ho preso un 20 ciò implicherebbe che la media mi si abbassa a 24.6. Specifico che per l’esame mi sono preparata molto male però al pensiero di rimettermi sui libri mi sento male. Accetto o rifiuto?
Ciao a tutti, ragazzi. Sto facendo un master, per specializzarmi nella materia in cui lavoro (quindi con una buona dose di entusiasmo e volontà di aggiornamento professionale). Dopo molte settimane di studio nella materia in cui ero fortissima al punto di farne una tesi sperimentale, ho subìto, come la mia collega – molto preparata – una clamorosa bocciatura (esame scritto poi, considerando che non scrivo affatto male); al secondo tentativo, ho preso finalmente 18. Per una materia similare, senza troppi sforzi, ho preso 30 e lode studiando libri e materiali ben strutturati, comprendendo bene le domande del test (anch’esso scritto) e consegnando pure in anticipo. Io accetto il 18 come il 30 e lode in base all’assunto che i cosiddetti “prof” giocano a ribasso, o al rialzo – a seconda del punto di vista – vuoi per un calo di immatricolazioni che si traduce in minori introiti da bilanciare con il parcheggio dei giovani (forzandoli ad avere bassa autostima e andare fuori corso), vuoi per l’assenza di competenza di molti insegnanti, che non hanno strategia, né per l’erogazione dei corsi e dei materiali, né nella preparazione delle prove. Accettate, accettate. Io con la laurea del vecchio ordinamento ho preso qualche 18 e 19, ma sono uscita con 110. Non potevo pretendere la lode, ma non mi ha cambiato la vita. Dover rifare un esame è troppo oneroso, in tutti i sensi. Abbiate stima di voi stessi e sappiate che il voto è solo un indicatore. Guardiamo il 18 come connotatore di una giornata andata storta. Guardiamo sempre avanti. 18 vuole dire “superato”. A me va bene, anzi, benissimo. In funzione della mia fatica e del mio impegno mi do 30 cum lode. Ciao!
Ciao a tutti, sono al primo anno di Ingegnera Biomedica.
Il primo semestre ho Analisi 1 e Fondamenti di chimica.
Di analisi non ho parziali, mentre di chimica ho il primo e il secondo parziale, che se supero con una media del 18 mi permettono di accedere all’orale senza fare la parte scritta intera.
Ho fatto il mio primo parziale e ho preso 21 ,ma penso che avrei potuto fare meglio.
Ora non so cosa fare, do il secondo parziale o provo a fare l’esame intero senza tenere conto dei parziali?
Ciao a tutti, io sono al primo anno di scienze della comunicazione.
Il secondo semestre del primo anno ho dato l’esame di informatica, l’esame per cui avevo più studiato finora. Avevo valutato la mia esposizione con un 28/30. Ma all’esame la professoressa mi ha umiliato insieme all’assistente, invece di valutarmi sulla materia mi denigrava e mi prendeva in giro per concludersi poi con la presa in giro anche dell’assistente. Si conclude l’esame con un misero 18, quando anche i miei colleghi mi hanno detto che non ero da 18. È normale che docenti abbiano complessi di inferiorità? Devono essere messi proprio male, comunque è andata, l’ho accettato perché non voglio rivedere più una docente del genere. Anche perché a parer mio se avessi rifiutato mi avrebbe poi bocciato ai prossimi esami. Voi cosa ne pensate? Grazie in anticipo della risposta.